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1) Dizion. 5° Ed. .
BOLLA
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BOLLA.
Definiz: Sost. femm. Rigonfiamento o vescichetta che fa l'acqua piovendo o bollendo o gorgogliando, e così gli altri liquori. Gallozzola, Sonaglio.
Dal lat. bulla. –
Esempio: Dant. Inf. 21: I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle, che il bollor levava.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 72: La speranza dell'empio è come la lanugine, la quale lo vento estolle, e come la schiuma e la bolla dell'acqua, la quale tosto viene meno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 34: Di mano in mano che il vaso s'andrà votando, l'aria imprigionata in quelle minutissime bolle tanto le gonfierà che ec.
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 122: Si trova il sifone dolcemente incurvato per impedire che non vi si trattengano alcune bolle d'aria.
Definiz: § I. Bolla dicesi anche quel Rigonfiamento o Vescichetta, che si fa sulla pelle degli uomini o degli animali, per ribollimento di sangue o malignità d'umori, per puntura, percossa o simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 176: Essendo tutto ulceroso e pieno di bolle e di vesciche, per le punture avea perduta la propria forma.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 143: A chi ha la rogna, più che l'acqua e 'l pane Son necessarj [i guanti] per non dar ne gli occhi Con quelle bolle pizzicanti e strane.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 9: La legai sur un asse ferma e salda, Messila in forno, e vennonle assai bolle; Ma questa malattia fu sì ribalda, Ch'uscirle mai d'addosso non le volle.
Definiz: § II. Bolla acquaiola chiamasi la stessa Bolla o Pustuletta piena di linfa. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 373: Chi avendo per le gambe o per le braccia o altrove in su la persona bolla alcuna, ancorchè menomissima e acquaiola, la grattava ec.
Definiz: § III. Bolla acquaiola trovasi pur detto di checchessia per ignominia e dispregio. –
Esempio: Franc. Son. 16: Ancor cinguetta e miagola, Bolla acquaiola, e nugol di pidocchi.
Esempio: E Franc. Son. 32: Stitiche fantasie son pelle pelle, Bolle acquaiole e pillole caprine.
Definiz: § IV. Fare di una bolla acquaiola, o semplicemente di una bolla, un canchero o un fistolo, vale in proverbio: Di un piccolo disordine farne uno grandissimo. –
Esempio: Salv. Spin. 4, 11: Siete da voi, da voi, che d'una bolla acquaiola avete voluto fare un canchero.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 9: Andate più di bel, ch'e' non è bene D'una bolla acquaiola fare un fistolo.